



Scorza Nivara
€23,70
Annata: 2022
Denominazione: I.G.P.
Vitigni: 100% Negroamaro
Alcol: 12,5%
Formato: 0.75l
Consumo ideale: pronto al consumo o invecchiamento di 2-3 anni
Temperatura di servizio: 16/18 °C
Momento per degustarlo: Cena
Tipologia: Rosso
Abbinamenti: carni equine, di maiale o d’agnello arrosto, primi con verdure, zuppa di farro, formaggi a pasta filata
Vino Scorza Nivara
ZONA DI PRODUZIONE: Puglia, Salento, Brindisi
UVAGGIO: Negroamaro 100%
RESE MASSIME: 100 quintali di uva ad ettaro – 60 ettolitri in vino ad ettaro
GRADAZIONE ALCOLICA: 12,5 % vol
DESCRIZIONE DEL VINO “Scorza Nivara“:
Colore: Rosso intenso con riflessi amaranto
Odore: Il Bouquet è intenso complesso vinoso e fruttato ( frutti di bosco e tabacco)
Sapore: Gusto Pieno, amarognolo, morbido e fruttato
DA CONSUMARSI ENTRO: Vino pronto al consumo, atto ad un medio invecchiamento di 2-3 anni
COMMENTO:
L’uva Negroamaro , introdotta probabilmente dai Greci in Puglia, deriva il suo nome dai termini dialettali “niuru”, riferito al colore nero intenso delle bacche in piena maturità, unito all’aggettivo amaro (“maru”) che descrive il caratteristico retrogusto amarognolo che il vino presentava un tempo, ora superato dalle moderne tecniche di vinificazione e cantina.
A differenza del nostro Niurumaru che è coltivato a tendone, La coltivazione dello SCORZA NIVARA è a spalliera con una produzione di 100q per Ha(ettaro) e dopo una fermentazione a temperatura controllato di 20-22°, con inoculo di lieviti selezionati si lascia fermentare per altri 15 giorni dando vita a questo Rosso dalla spiccata personalità, con questo colore rosso intenso e riflessi amaranto.
Molto profumato infatti il suo bouquet: è intenso, complesso e vinoso. Spicca la frutta rossa matura dovuta alla sovramaturazione che si ha in pianta con il riconoscimento di frutti di bosco e note speziate.
Al Gusto si presenta pieno, amarognolo il giusto ma allo stesso tempo fruttato con la percezione di sentori di marmellata di frutti di bosco. In bocca la sua struttura non si affievolisce anzi è molto persistente ed elegante.
Si abbina molto bene a quelle a base di carne di maiale o d’agnello arrosto ma il suo accostamento migliore dove le papille gustative fanno feste è il suo incontro con le carni equine.
Ottimo anche con primi con verdure come: i cavatelli con fagioli o la gustosissima zuppa di farro nonché portate accompagnate da formaggi a pasta filata come la squisita padellata di scamorza affumicata.
Servire a 16° – 18°C.
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